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Comunicato stampaPubblicato il 26 novembre 2025

Sostegno al «Gaza Peace Plan»

Berna, 26.11.2025 — Durante la sua seduta del 26 novembre 2025, il Consiglio federale ha deciso di adottare misure concrete per sostenere l’attuazione del «Gaza Peace Plan for peace in the Middle East» presentato dagli Stati Uniti. La Confederazione stanzia un contributo totale di 23 milioni di franchi per migliorare la situazione umanitaria a Gaza e rispondere in particolare ai bisogni dei bambini, rafforzare le istituzioni palestinesi e favorire la stabilità regionale. Questi aiuti vanno ad aggiungersi ai 127 milioni di franchi già concessi dalla Confederazione a partire da ottobre 2023, per un sostegno umanitario complessivo di 150 milioni di franchi.

Aiuti umanitari per 17,5 milioni di franchi per Gaza e i bisogni dei bambini

Malgrado l’aumento degli aiuti umanitari dopo il cessate il fuoco del 10 ottobre 2025 nel quadro del «Gaza Peace Plan for peace in the Middle East» presentato dagli Stati Uniti, le esigenze sul campo restano enormi. Le restrizioni persistenti continuano a limitare l’accesso della popolazione ai beni essenziali.

Conformemente al piano statunitense e alla Dichiarazione di New York del 4 agosto 2025, il Consiglio federale ribadisce che tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario e garantire un accesso umanitario sicuro, rapido e senza ostacoli a beneficio delle popolazioni civili bisognose.

Per soddisfare le esigenze più impellenti, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) stanzia 17,5 milioni di franchi a favore di organizzazioni umanitarie in grado di intervenire tempestivamente. Il DFAE sosterrà l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) delle Nazioni Unite con un contributo di 5 milioni di franchi, destinato al coordinamento degli aiuti in settori essenziali quali l’approvvigionamento idrico, l’assistenza sanitaria e la realizzazione di alloggi. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) riceverà 4 milioni di franchi per garantire l’accesso alle cure mediche, all’acqua e ai beni di prima necessità. La Mezzaluna Rossa Palestinese beneficerà di 2 milioni di franchi, versati tramite la Croce Rossa Svizzera, al fine di rafforzare l’assistenza medica d’emergenza. Infine verrà concesso 1 milione di franchi alla Jordan Hashemite Charity Organization per consolidare il corridoio umanitario giordano e le sue capacità logistiche.

Il Consiglio federale presta un’attenzione particolare alla situazione dei bambini nel Territorio palestinese occupato (TPO), duramente colpiti da oltre due anni di conflitto: un importo totale di 5,5 milioni di franchi sarà quindi destinato a misure in loro favore. All’UNICEF andranno 2,5 milioni di franchi per sostenere i suoi programmi volti a proteggere i bambini e garantire loro l’accesso all’istruzione, all’acqua e al sostegno psicosociale, nonché condizioni igieniche adeguate. All’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la Confederazione metterà a disposizione 2 milioni di franchi per l’evacuazione e la cura di pazienti, tra cui in particolare bambini gravemente feriti, in collaborazione con la Giordania e vari partner europei. L’organizzazione Save the Children otterrà 1 milione di franchi per offrire un accompagnamento psicosociale, cure mediche e un supporto socioeconomico ai bambini evacuati in Egitto.

Il DFAE sosterrà infine con la FIFA un progetto che, nel 2026, prevede la realizzazione di dieci mini-campi di calcio (cinque in Israele e cinque nel TPO), ognuno dei quali abbinato a un programma di allenamento per bambini, allo scopo di favorire la creazione di spazi sicuri e la coesione sociale. In una prima fase, la Svizzera cofinanzierà due campi in Cisgiordania con un importo di 120 000 franchi.

Un finanziamento di 5,5 milioni di franchi per rafforzare le istituzioni palestinesi

Il DFAE intende potenziare il suo aiuto all’Autorità nazionale palestinese (ANP) allo scopo di consolidarne le istituzioni, migliorare la loro sostenibilità finanziaria e promuovere una governance unitaria per la Cisgiordania che includa Gerusalemme Est e Gaza, presupposto fondamentale per la soluzione a due Stati. Al fine di rafforzare la legittimità dell’ANP, la Svizzera sostiene la preparazione di elezioni mediante l’invio di un’esperta presso la commissione elettorale. Contestualmente il Consiglio federale ha deciso di accordare 4 milioni di franchi all’ANP tramite il meccanismo europeo PEGASE per coprire spese sanitarie essenziali a Gerusalemme Est. Inoltre verserà 1 milione di franchi alla Banca Mondiale per agevolare le riforme in materia di gestione finanziaria e di mobilitazione degli introiti.

In collaborazione con il Centro internazionale per lo sminamento umanitario di Ginevra (GICHD), il DFAE stanzia 500 000 franchi per le operazioni di sminamento e prosegue il suo sostegno alle riforme nell’ambito della giustizia, inclusi gli sforzi di ricostruzione del settore giudiziario nella Striscia di Gaza, come pure alle iniziative di promozione del dialogo e di lotta contro l’incitamento all’odio. La Svizzera continuerà a promuovere le piattaforme che incoraggiano il dialogo tra Palestinesi, tra Israeliani, il dialogo israelo-palestinese e quello regionale al fine di rafforzare le competenze di mediazione della società civile e dei giovani. Il DFAE sta attualmente analizzando le iniziative esistenti per preparare un nuovo processo di dialogo, in particolare nel quadro dell’Alleanza globale per l’attuazione della soluzione a due Stati.

Esperti svizzeri presso il Civil-Military Coordination Center (CMCC)

Allo scopo di sostenere l’attuazione operativa del «Gaza Peace Plan», a inizio novembre la Svizzera ha inviato al CMCC tre esperti in materia di aiuto umanitario, diritto internazionale umanitario e disarmo. Un quarto esperto, specializzato nel settore dello sminamento, raggiungerà prossimamente il Centro.

Prospettive: ricostruzione e processo politico

Il Consiglio federale accoglie con favore la risoluzione adottata il 17 novembre dal Consiglio di sicurezza dell’ONU che autorizza l’istituzione di un «Consiglio di pace» e di una forza internazionale di stabilizzazione (ISF) per Gaza. Il Governo prenderà in esame un’eventuale partecipazione a questa forza non appena i bisogni, il mandato e le condizioni operative saranno stati definiti.

Il 20 novembre 2025, a Bruxelles, la Svizzera ha partecipato alla conferenza del Palestine Donor Group, organizzata dall’Unione europea con l’ANP. Tale incontro ha posto l’accento sul buongoverno, sulle riforme, sulla stabilità finanziaria e sul coordinamento degli aiuti internazionali per la Cisgiordania e Gaza. La Svizzera prenderà parte anche alla conferenza sulla ricostruzione annunciata dall’Egitto e continuerà a operare in maniera coordinata con la Banca Mondiale, l’ANP e l’ONU.

Gli aiuti menzionati vanno ad aggiungersi ai 127 milioni di franchi già concessi a partire da ottobre 2023, portando il sostegno umanitario totale della Svizzera a 150 milioni di franchi. Il DFAE continuerà a monitorare la situazione da vicino e a contribuire alla pace nella regione con i suoi strumenti umanitari, di diplomazia della pace e di ricostruzione.