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Pubblicato il 17 agosto 2022

Orientisti alla prova

Con l’inaugurazione della quarta tappa d’ampliamento anche l’offerta di percorsi di corsa d’orientamento all’interno del CST si è evoluta. Da alcune settimane i nostri gruppi usufruiscono di tre nuovi tragitti di lunghezza crescente. Ne abbiamo parlato con l’ideatore dei nuovi percorsi.

Iniziamo con spiegare ai lettori meno esperti cos’è la corsa d’orientamento?
Stefano Maddalena: 
La corsa di orientamento è una disciplina sportiva che sviluppa la condizione fisica e le capacità mentali. L’attività consiste nel raggiungere delle postazioni definite scegliendo il percorso migliore per giungere al traguardo nel minor tempo possibile. Questo sport è nato nelle immense foreste scandinave dei paesi nordici ed è entrato a far parte del portfolio di discipline sportive di Gioventù e Sport, fin dalla sua nascita nel 1972.

Hai appena aggiornato le cartine di corsa d’orientamento del CST. Cosa è cambiato rispetto a prima?
La differenza sostanziale è che ora sono presenti tre percorsi di diversa durata e complessità. Gli ospiti possono quindi scegliere il più adatto alle loro capacità e al tempo a disposizione. Il primo percorso prevede un tragitto di 1.7 chilometri per un totale di 13 punti. Questo itinerario è pensato per i gruppi che si dedicano per la prima volta alla corsa di orientamento. Il percorso intermedio è lungo 2.2 chilometri e si compone di 15 punti fissi. Per portarlo a termine in breve tempo è necessaria una minima esperienza con la corsa di orientamento, così come buone capacità fisiche e mentali. Il percorso più complesso infine presenta 18 punti fissi per un totale di 2.6 chilometri di distanza. Esso si rivolge ai gruppi più esperti. Con un pizzico di pazienza può essere svolto facilmente anche da orientisti alle prime armi.

Cosa imparano i ragazzi dalla corsa di orientamento? E qual è il vantaggio di farla al CST?
Sapersi orientare in uno spazio è sempre utile, soprattutto oggi dove i mezzi tecnologici mettono a disposizione strumenti sofisticati per la localizzazione. Solo se si riesce a comprendere veramente cosa significa sapersi orientare, si può sfruttare appieno le potenzialità di questi strumenti. La corsa di orientamento aiuta a sviluppare la concentrazione, la tattica mentale e migliora la capacità di resistenza aerobica. Più si alza il livello più è importante essere pronti fisicamente. Fare una corsa di orientamento al CST garantisce un grado di sicurezza maggiore rispetto a una pratica di questa attività all’interno di un bosco o su una strada trafficata. Per questo motivo sono molti i gruppi che inseriscono la corsa di orientamento nel proprio programma settimanale dei corsi a Tenero. Il più delle volte questo avviene nei primi giorni del soggiorno in modo che i ragazzi possano scoprire la vasta superficie del CST.

Quali sono gli ulteriori sviluppi della corsa di orientamento al CST?
Una cartina di corsa di orientamento non è mai perfetta perché anche solo una piccola variazione del tracciato può rendere imperfetto il percorso. Con la mia collega Camilla Moreni, che si occupa della parte informatica di questo progetto, cerchiamo di tenere sempre sotto controllo ogni piccolo cambiamento che avviene al CST. Nei mesi scorsi abbiamo fatto un grande aggiornamento che si è reso necessario con l’inaugurazione della quarta tappa di ampliamento. Il prossimo sarà sicuramente da farsi nel momento in cui entrerà in funzione il nuovo centro natatorio. A quel punto metteremo nuovamente mano alla cartina e la corsa di orientamento al CST si arricchirà di un nuovo tassello.

Testo: Alessio Castorino

Stefano Maddalena è un buon conoscitore del CST. Per alcuni anni ci ha lavorato come coordinatore sportivo. È anche un grande appassionato di CO, sport che pratica da oltre 40 anni.

Centro sportivo nazionale della gioventù Tenero CST

Via Brere
CH-6598 Tenero

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