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Veröffentlicht am 1. Juli 2024

Un centro natatorio all’avanguardia

Da quando, nel 2016, è stato indetto il concorso per realizzare la quinta fase di ampliamento del CST, Sabine Bachmann, collaboratrice dell'Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), è responsabile del progetto. In questa intervista ci parla dell’andamento dei lavori. 

In cosa consiste esattamente la quinta fase di ampliamento del CST?

Sabine Bachmann: Tra il 2022 e il 2024 è prevista la costruzione del nuovo edificio per gli alloggi e tra il 2023 e il 2029 la realizzazione del nuovo centro natatorio. Nel 2016, l'UFCL ha indetto un concorso di progetto a procedura libera rivolto ai team di progettisti. Nel 2017, l'appalto è stato assegnato al gruppo di lavoro «Studio Burkhardt + Stücheli Pestalozzi Schiratzki Architekten».

Un elemento di questa fase di ampliamento, vale a dire l'edificio «Ostello Dono nazionale svizzero», si trova già nella sua fase conclusiva. Ce lo può descrivere?

L'alloggio «Ostello Dono nazionale svizzero» è una costruzione di cinque piani, a cui si accede attraverso i portici, una soluzione economica e tipica del luogo. Le camere per gli ospiti, il cui standard equivale a quello offerto dagli ostelli della gioventù, sono dotate di un bagno privato. Il pianterreno ospita due aule e dei locali annessi. I quattro piani superiori dispongono ciascuno di due o tre camere da quattro letti e di dieci camere che, in base alle esigenze future, possono essere convertite in modo flessibile in camere singole o doppie. Due piani ospitano ciascuno una camera doppia accessibile con sedia a rotelle. Inoltre, ogni piano dispone di una sala comune con angolo cottura. L’edificio può accogliere 120 persone, mentre se tutte le camere sono utilizzate come camere doppie, la capienza può essere aumentata a 140 persone. Il nuovo edificio sarà realizzato nel rispetto dei principi della sostenibilità e degli standard Minergie e ottimizzato dal punto di vista economico tenendo conto dei costi relativi all’intero ciclo di vita. Inoltre ogni camera è dotata di balcone che offre una splendida vista su tutta la struttura del CST ma anche sul lago e sulle montagne circostanti.

L'edificio «Ostello Dono nazionale svizzero» andrà così a sostituire l'edificio «Ostello Mezzodì», ma perché la decisione di smantellare questo edificio storico?

L'«Ostello Mezzodì» è giunto alla fine del suo ciclo di vita ma grazie ad interventi statici potrà rimanere in attività fino al completamento del nuovo edificio per gli alloggi. Sarà demolito al termine dei lavori.

L'elemento centrale della quinta fase di ampliamento sarà proprio il nuovo centro natatorio. Di cosa si compone?

Si tratta di una piscina coperta con una vasca olimpionica da 50 metri e una vasca con piattaforme per i tuffi fino a 10 metri. La piscina olimpionica è dotata di una parete divisoria con sistema di guida su binari che può essere utilizzata per compartimentare la superficie d’acqua in base all'utilizzo. La piscina olimpionica dispone anche di un fondo mobile, vale a dire un pavimento che può essere regolato in altezza per modificare la profondità dell'acqua. Inoltre, ci sarà un canale in cui potrà essere regolata la corrente contraria, due vasche idromassaggio, una vasca con acqua ghiacciata, una zona per il recupero e una sala per l’allenamento della forza come pure uno spazio per la diagnostica delle prestazioni. L'impianto esterno dispone di una piscina olimpionica di 50 metri con un trampolino per lo sci freestyle, che permette gli atterraggi direttamente in piscina. Anche la piscina esterna è dotata di una parete divisoria. Una particolarità della piscina coperta è che le pareti possono essere aperte per tutta la lunghezza della vasca olimpionica di 50 metri, dando la sensazione di nuotare «all'aperto» anche in estate.

Come è nata la decisione di sostituire l'attuale impianto natatorio con tre piscine?

Il progetto si basa sul «Piano d’azione della Confederazione per la promozione dello sport» adottato dal Consiglio federale il 26 ottobre 2016 e sulla decisione del Consiglio federale del 29 maggio 2019 di realizzare il progetto «Tenero, risanamento vasca e spogliatoi» previsto nel «Piano programmatico concernente l’edilizia sportiva» sotto forma di un nuovo edificio sostitutivo a causa di motivi economici e di servizio.

Come riuscirete a garantire l'attività dell'impianto natatorio durante il cantiere?

Uno dei requisiti indicati nel capitolato di progetto prevedeva la disponibilità di una superficie d'acqua sufficientemente ampia per l'intero periodo di costruzione. La nuova piscina coperta sarà costruita in uno spazio adiacente all'impianto natatorio già esistente e grazie a un'attenta pianificazione si potrà continuare a utilizzare l'impianto durante l'intera fase di costruzione. In questo modo l'infrastruttura esistente può continuare a essere utilizzata per il nuoto, i tuffi dal trampolino e lo sci freestyle. Un muro di cinta separa l'area pubblica del CST dal cantiere, il cui perimetro è stato ridotto al minimo indispensabile per minimizzare le interruzioni delle attività.

Cosa rende unico questo nuovo centro natatorio?

Le installazioni citate precedentemente forniscono ai vari utenti un'ampia offerta di vasche polifunzionali, tutte concentrate in un unico luogo.

Quali sfide l'aspettano in questo progetto?

La sfida principale è rappresentata soprattutto dalla complessità dei lavori di costruzione. Il centro natatorio conta un'altissima percentuale di installazioni domotiche il che lo rende una vera e propria «macchina». Anche il rispetto dei costi rappresenta una sfida, in quanto il settore edile attualmente è confrontato con tassi di inflazione elevati. Si tratta di un progetto estremamente interessante anche perché ho avuto modo di integrarlo sin dalla sua ideazione e di guidarlo in tutte le fasi. Chiaramente come per ogni cosa ci vuole molta pazienza, ma questo vale anche per tutti gli altri professionisti coinvolti nel progetto.

Qual è il suo ruolo in questo progetto?

Sono architetto (PFL) e da dieci anni lavoro come responsabile di progetto presso l'UFCL. Sono responsabile del progetto per il centro natatorio e l'edificio degli alloggi del CST da quando è stato indetto il concorso nel 2016. Il mio ruolo consiste nella gestione del team di progetto composto dal progettista generale, che pianifica e realizza il progetto, dai rappresentanti degli utenti del CST, che integrano le loro esigenze al progetto, e dal responsabile delle strutture dell'UFCL. Inoltre, devo assicurarmi che il progetto sia realizzato nel rispetto delle scadenze, dei costi e delle prestazioni.

Intervista: Wladimir Steimer