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Uno Sportech da record

Familiarizzare i giovani con l’utilizzo della tecnologia nella pratica sportiva e mettere alla prova le proprie capacità sensoriali. È questo l’intento di Sportech che dal 25 al 27 gennaio ha riunito al CST 3600 allievi entusiasti di sperimentare nuove applicazioni legate al mondo sportivo.

I 70 laboratori spaziavano dall’utilizzo della intelligenza artificiale per la raccolta dati a quello della tecnologia a supporto di atleti con limitazioni motorie, passando per le innovazioni mediche nell’ambito della prevenzione agli infortuni. I partecipanti si sono sfidati anche negli e-games, la nuova frontiera dello sport digitale che appassiona sempre di più i giovani. Hanno potuto simulare l’esperienza di una persona ipovedente, venendo bendati e poi trasportati su un tandem dai propri compagni di classe.
Hanno misurato le prestazioni del cuore e dei polmoni pedalando su cyclette e correndo su tapis roulant, calcolato le forze messe in campo a livello tridimensionale nell’esecuzione di movimenti complessi e applicato la tecnica del GPS nella corsa d’orientamento. Inoltre hanno testato degli occhiali per la realtà virtuale, imparato a usare il taping e provato sistemi di assistenza come carrozzine e protesi ideate per agevolare la mobilità di persone diversamente abili.

Una generazione curiosa
Il feedback degli animatori e dei docenti è stato molto positivo. I ragazzi hanno infatti mostrato un interesse ed una curiosità ancora più alta rispetto alle scorse edizioni. Durante le pause tra un laboratorio e l’altro molti studenti ne hanno approfittato per scoprire da più vicino alcuni atelier di particolare interesse. Tra questi anche il camioncino di Touring Club Svizzero dove era possibile provare il gioco “Rocket League per PS4” o la postazione della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana riservata ai provetti commentatori sportivi o ancora il laboratorio dedicato al pilotaggio dei droni. 

Sportech
Foto: Digital Flow

Conferenze ben frequentate
L’ottava edizione di Sportech ha ribadito come lo sport si presta per promuovere la comprensione e l’interesse dei giovani nei confronti della ricerca e della tecnologia. La manifestazione ha saputo coinvolgere anche la popolazione che ha apprezzato la visita ai laboratori e ha partecipato numerosa alle conferenze dedicate alle innovazioni tecnologiche utilizzate per la raccolta dati sulle prestazioni dei giocatori di hockey su ghiaccio, e a quella sulla sostenibilità nei grandi eventi sportivi. 

Un’enorme macchina organizzativa
Dietro a questi numeri c’è una folta schiera di collaboratrici e collaboratori, diretta dalla Scuola universitaria professionale della svizzera italiana (SUPSI) in collaborazione con il CST, l'Accademia svizzera delle scienze tecniche (SATW), il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), l’Ente Ospedaliero cantonale (EOC) e la fondazione ASUERA. Sportech ha inoltre beneficiato del partenariato media della Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI). Gli sponsor principali dell’evento erano Azienda Elettrica Ticinese, Banca Stato, Ferrovie Federali Svizzere, IBSA e Swisscom.


Centro sportivo nazionale della gioventù Via Brere
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